Prima di tutto il mio computer non è ancora stato riparato: e questa è il primo motivo per cui non scrivo mai su questo blog. Scrivere post con il telefono mi annoia e mi fa passare la voglia ma il risultato è solo questo: ora ho così tante cose da dire, così tante cose da raccontare e mi dispiace di non poterli fare come se fossero accadute il giorno prima.
Ma detto ciò, basta perdere tempo! Qui inizia il mio lungo racconto... (che probabilmente scriverò in più round)
Dunque prima di tutto, qualche settimana dopo l'inizio della scuola mi sono iscritta a CROSSCOUNTRY che, per chi non lo sapesse, è corsa nei campi e nei boschi, con gare di 3.1 miglia (5km) ogni settimana dove le persone sono così concentrate e determinate ad arrivare prima che non solo corrono l'intero percorso in soli 20 minuti, cosa che già appare impossibile di per se, ma arrivano addirittura a vomitare per il troppo sforzo a una volta arrivati al traguardo. Quindi no, non è esattamente il tipo di sport che mi sarei aspettata.
Il primo motivo per cui volevo partecipare a uno sport a scuola è per fare amici e conoscere nuove persone, cosa che si è rivelata vera e falsa allo stesso momento, il secondo motivo è perché non volevo passare tutti i pomeriggi annoiata a casa. Così quando c'era da scegliere tra pallavolo, tennis e Xcountry ho pensato: quanto potrà essere difficile correre? Posso farcela! Ma, dopo il primo allenamento ho realizzato che sarebbe stato più dura del previsto. Vi dico solo che ho avuto mal di gambe per due settimane consecutive.
Ma nonostante tutto non ho mollato perché ero in qualche modo determinata a riuscire a correre tanto quanto corrono le altre ragazze del mio team. Forse anche perché la mia host mom quando frequentava il liceo era una delle best runner della scuola, e io non volevo "deluderla". Così ho continuato ad allenarmi e a morire dopo ogni allenamento. All'inizio camminavo per la maggior parte, ora invece riesco addirittura a finire un allenamento con gli stessi loro tempi.
Due settimane fa ho partecipato al mio primo meet (gara con tutte le scuole del vicinato). Diluviava, c'erano dieci gradi e io indossavo pantaloncini e canottiera ex ero rigorosamente fradicia e infreddolita dalla testa ai piedi. Posso giurare che se qualcuno mi avesse mai detto che avrei fatto una cosa del genere prima avrei risposto che è impossibile ma quel giorno non riuscivo nemmeno io a riconoscermi : saltavo e correvo nelle pozzanghere e nel fango che è una meraviglia! Ho finito la mia prima gara in 34 minuti. E la cosa più importante è che non ero ultima come mi sarei aspettata! Ero terrorizzata dall'idea di non riuscire a finirla e di arrivare ultima, ma ( udite udite) c'erano ben 4 ragazze dietro di me! Un'altra cosa che mi spaventava era di perde i durante il percorso: cosa che di fatto sarebbe successa se la ragazza dietro di me non mi avesse urlato "non da quella parte!". E i miei compagni di squadra, se così si possono chiamare, sono stati talmente tanto gentili con me! Solo a ripensarci mi si scalda il cuore: per darmi forza e sostenermi durante gli ultimi 400 m hanno corso insieme a me! Gli ho odiati e amati allo stesso tempo perché sono stati così gentili ma mi hanno fatto correre così veloce che non riuscivo neppure a respirare!
La felicità più profonda è stata quando ho tagliato il traguardo: felicità mista a sollievo e orgoglio se devo essere sincera! Una delle migliori sensazioni mia provate prima d'ora a essere sincere!
Settimana scorsa invece ho corso la mia seconda gara. Il risultato non è cambiato più di tanto (questa volta ci ho messo 33 minuti) ma la cosa diversa è che: ci hanno dato un numero identificativo, che è una cosa importante è da ricordare perché ti fa sentire veramente un vero atleta, non pioveva ma, anzi, c'era il sole e faceva anche fun troppo caldo per correre, e l mia host mom è venuta a vedermi e a tifare per me. Credo di non aver mi sentito una persona urlare così tanto in vita mia: continuava a ripetermi "forza sara! Usa le braccia! Non mollare! Raggiungi la ragazza davanti a te! Siii!" E io non vedevo l'ora di girare l'angolo così da poter finalmente mostrare la mia faccia sofferente per il dolore tremendo ai piedi e alle gambe e per il mal di milza. Ma nonostante tutto ho continuato a correre e ho finito anche quel meet. So perfettamente che non è nulla di importante e di così stupefacente per una persona normale ma lo è per me: quindi ne parlo con tremendo orgoglio! Nonostante tutti mi abbiano detto che X country non è lo sport migliore da praticare soprattutto se inizi a metà stagione e dopo che tutti i tuoi compagni si sono allenati per due mesi prima che tu arrivassi ho partecipato a due meet e domani parteciperò al mio terzo e ultimo. Il mio obbiettivo per chiudere in meglio questa stagione è finire in 30 minuti e cercare di camminare il meno possibile. Ogni volta prima di ogni meet sono agitata e preoccupata allo stesso tempo. Non vedo l'ora che arrivi il momento e allo stesso tempo non vedo l'ora che finisca presto.
Ora che la stagione di cross country è quasi finita devo decidere quale sarà il mio sport invernale e sono indecisa tra nuoto e basket. Da un lato ho sempre desiderato saper giocare a basket ma non ho mai imparato, mentre nuoto dovrebbe essere un po' più facile perché ho fatto due anni di nuoto a scuola (non a livello agonistico però sempre meglio di niente). E d'altra parte basket è uno port di squadra il che significa due cose principalmente: se faccio schifo è un problema ma ti permette di fare più amicizie. Però alcune ragazze che ho conosciuto settimana scorsa faranno nuoto quest'anno è questo complica ulteriormente tutto.
Ma ho ancora due settimane circa per decidere cosa fare prima che la stagione di cross country finisca ufficialmente.
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