lunedì 10 ottobre 2016

IL GIORNI È GIUNTO

Il giorno è giunto.
Inutile dire che la notte non ho dormirmito per nulla: come avrei potuto?!
Il giorno prima della mia partenza è stato orribile. Oltre alla paura di aver dimenticato qualcosa o di aver caricato troppo il mio bagaglio (il che si sarebbe rivelato poi il problema minore) bisogna aggiungere gli infiniti addii a parenti, vicini di casa, amici che puntualmente finivano con lacrime e pianti da parte di mia mamma e di mia nonna. Potrebbero darmi un Oscar per la mia forza di volontà: sono riuscita a trattenere tutte le lacrime, almeno fino alla sera....
Poi inizi a essere consapevole che ci sono un sacco di cose che farai per "l'ultima volta": ultimo bagno nella tua doccia, ultima volta che mangi un piatto di pasta decente con tua mamma è tuo papà, ultima volta che mangi il gelato ( è bello vedere come tutto si riduca ogni volta al: cosa mangiare...), ultima volta che accarezzi il tuo cane. E in mezzo a questo susseguirsi di ultime volte inizia a salirti la malinconia e la paura. Inizi a chiederti: sono sicura? Perché sto facendo questo? Sono pronta? Posso farcela? Credo di non aver realizzato quello che stavo facendo fino al giorno prima della mia partenza, e sapete una cosa? Ero spaventata a morte... Così la sera sono uscita con i miei amici a mangiare una pizza e a bere qualcosa (per l'ultima volta) perché non volevo stare a casa a pensare, a vedere mia mamma giù di morale e a guardare qualche stupido programma in TV con mio papà in attesa di andare a letto e svegliarmi la mattina all'alba per partire....
Così, anche se probabilmente i miei genitori avrebbero preferito che stessi con loro, sono uscita con i miei amici che sono riusciti a farmi sentire meglio (almeno fino al momento dei saluti, dove non sono riuscita a trattenere le lacrime). Sono tornata a casa alle 2 e mi sono "alzata" alle 4 con il cuore che batteva a mille.
Era il 26 agosto. Il tanto atteso 26 agosto.
Sono andata in aereoporto con i miei genitori, ho imbarcato la valigia (che, udite udite, pesava solo 22,7kg!) e mi sono diretta verso i controlli di sicurezza.
Scrivere questo post mi mette tristezza e mi fa riaffiorare le lacrime che ho versato quel giorno. Non sono riuscita a trattenermi e abbracciando i miei genitori mi sono messa a piangere come una bambina... Speravo di non piangere ma non ce l'ho fatta...
Poi passato il controllo di sicurezza con un fazzoletto in mano guardo il telefono e leggo un messaggio di mia mamma:
"Sara io non piango più, quindi non piangere neanche tu! Vai e vivi il tuo sogno❤️❤️"

E cosi BOOOM.... La vera avventura è iniziata!


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